Marco Baldini lascia Fiorello: “Problemi personali, non sono più affidabile, ma non gioco dal 2008″

novembre 13th, 2014 | by nonsuccederapiu
Marco Baldini lascia Fiorello: “Problemi personali, non sono più affidabile, ma non gioco dal 2008″
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Ieri all’Agenzia Ansa Marco Baldini aveva spiegato il perché ha abbandonato Fuori Programma, la trasmissione radiofonica che conduceva con Fiorello su Radio1 (è stato sostituito dall’imitatrice Gabriella Germani):

I miei problemi personali non mi consentono più di essere affidabile. Siccome non sono più in grado di garantire un buon livello di professionalità, preferisco non danneggiare la trasmissione e lasciarla. Nessun problema con Rosario e con Radio1. Faccio un passo indietro per rispetto.

Gli aveva risposto, sempre via Ansa, lo stesso mattatore siciliano, facendo trapelare preoccupazione per l’amico:

 

Prendiamo atto della decisione di Marco, ma ci dispiace tantissimo perdere uno come lui. Io lavorerei con Baldini a vita ma ognuno è libero di fare le sue scelte. Se per lui va bene così, ok. Prima o poi ci si rincontra. Per me è importante che lui stia bene e che non si cacci nei guai. Tutto il resto viene dopo.

Sono noti i problemi economici che Baldini vive come conseguenza del vizio del gioco, più volte raccontato in interviste, libri e pure in un film. Al quotidiano Il Giorno il 55enne fiorentino ha ammesso che “attraverso un brutto periodo”. E ha spiegato nel dettaglio:

Quando vivi certe situazioni tutti ti danno gli stessi consigli che però sono inattuabili. Non ero sereno, non riuscivo a lavorare bene, ero inaffidabile perché ormai ogni giorno ricevo tra le 150 e le 200 telefonate e vedo 40-50 persone. C’ero e non c’ero, non avevo più tempo né testa per la trasmissione.

Baldini ha precisato che “dal 2008 non gioco più”, ma “la mia situazione finanziaria è disastrosa”:

Sono cose che capitano quando vuoi fare l’onesto ma non te lo puoi permettere. Ho ripianato tutti i debiti che avevo accumulato con l’azzardo, circa 5 milioni di euro, ma poi sono rimasto due anni senza lavorare perché Rosario stava facendo altro. E in quelle circostanze, anche se non giochi, i debiti li fai lo stesso. Il brutto è che ora i debiti non li ho con gli strozzini – quelli aspettano quanto vuoi – ma con delle brave persone che stanno soffrendo per colpa mia. Avrei potuto dire, sono Baldini, me ne sbatto, aspettate finché avrò i soldi, ma non ne sono capace. Tra quelli a cui devo dei soldi c’è chi non riesce a pagare il mutuo per colpa mia, chi non arriva alla fine del mese. Così ho deciso di fare altri lavori che nell’immediato mi rendono di più. Non riesco a onorare del tutto la parola data, ma riesco a tamponare qualche buco qui e là.

Quando gli è stato chiesto se avesse paura, Baldo ha risposto:

Ho paura per le persone a cui voglio bene, non per me. Ormai ho una certa età, la paura non la provo più da tanto tempo. Ma sono sicuro che mi risolleverò.

Da segnalare in chiusura le parole scritte da Linus sul suo blog, a commento della notizia della rottura tra Baldini e Fiorello:

La notizia di Baldini che abbandona Fiorello perché, dice, non è più in grado di garantire il suo lavoro fa una grande tristezza. Resa ancor più profonda da quel senso di inevitabile che fa si che nessuno di noi che lo conosciamo ne sia rimasto sorpreso. Ci sono molti modi di rovinarsi la vita, ma quello che è toccato a Marco è uno dei peggiori, perché così subdolo da risultare incomprensibile. Facile criticarlo, farlo oggetto di sarcasmo. Ma se provo a immaginare che tipo di vita può aver fatto negli ultimi vent’anni mi vengono i brividi. Già a metà degli anni novanta intorno a lui giravano figure tutt’altro che divertenti, più volte ho raccontato dei nostri incontri clandestini alla ricerca di una soluzione ma anche di un rifugio. Ma con gli anni la cosa, come una trama già scritta, è inevitabilmente peggiorata. Fino a riempire il novanta per cento della sua giornata, della sua vita. Il suo ritorno a Deejay, un paio d’anni fa, durò pochissimo proprio per lo stesso motivo per cui ora dice addio a Fiorello: come puoi far bene il tuo lavoro se il tuo tempo è scandito, come quello di un uomo primitivo, dall’infinita ricerca di qualcosa da portare a casa. La speranza è che come è successo mille altre volte si rimangi la decisione e torni sui suoi passi. La certezza è che purtroppo non sarebbe sufficiente. Forza Marchino.

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